Berlusconi eleggibile, Meloni dice NO a Di Maio

Berlusconi eleggibile, Meloni dice NO a Di Maio

Il Tribunale di Sorveglianza elimina gli effetti della legge Severino

Nel tardo pomeriggio di ieri il Tribunale di Sorveglianza ha sancito il rientro in campo di Silvio Berlusconi. La sentenza riconosce che anche i provvedimenti in corso nei confronti del leader di Forza Italia, non sono ostativi.

Il fondatore di Mediaset sarà quindi rieleggibile qualora si tornasse alle urne. E per festeggiare si è donato uno Chagall.

Ma la giornata di ieri non è stata solo teatro di questa pur importantissima notizia. C’è da registrare uno strano faccia a faccia intercorso tra Luigi Di Maio e Giorgia Meloni.

Nonostante la maggior parte dei media non lo mettano in risalto è emersa una “strana proposta” che il pentastellato ha rivolto alla leader di Fratelli d’Italia.

“Strana” perché nonostante sia risaputo che l’accordo che si sta studiando tra Di Maio e Salvini preveda un premier terzo, a Giorgia è stato chiesto di aderire ad un governo a guida 5 Stelle. Quasi per invocare il NO della Meloni, che è puntualmente arrivato.

E se non si può che lodare la coerenza di Fratelli d’Italia, altrettanto logicamente occorre sottolineare che la linea intrapresa da M5S e Lega non comprende Giorgia Meloni.

Si marcia quindi sempre più spediti verso un bicolore giallo-verde. Il nome del premier potrebbe venirew fuori dagli incontri di oggi.

A questo punto però occorre anche tenere conto dell’inevitabile spinta che Forza Italia eserciterà per andare subito al voto. E gli schieramenti potrebbero anche essere diversi.

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